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IPOACUSIA

Le possibili cause di un abbassamento dell’udito (ipoacusia), possono variare dal più banale dei motivi, il cerume, a infezioni più gravi. Qualche esempio? Otite, otite media, ostruzione della tuba di Eustachio per patologie respiratorie, che colpiscono l’orecchio esterno e medio e causano l’ipoacusia di tipo trasmissivo. In linea generale, l’ipoacusia è il risultato del processo naturale di invecchiamento. Proprio come avviene per la vista, che da anziani rende necessario l’uso degli occhiali da lettura, in 9 casi su 10 i problemi d’udito sono conseguenza dell’età.

Tuttavia, esistono anche altri fattori che possono compromettere la nostra capacità di sentire bene, come l’esposizione costante a forti rumori, i traumi, le condizioni genetiche o di tipo ereditario, tanto per citarne alcuni.

Anche le intossicazioni provocate da alcuni farmaci (Gentamicina, Streptomicina) colpiscono l’orecchio interno e sono causa di ipoacusia neurosensoriale.

Ma quali sono i sintomi dell’ipoacusia?

I segnali più generali possono essere: fischi continui (Acufeni) nell’orecchio, una risposta inesatta, l’aumento volontario del volume della radio o della televisione, parlare variando il livello sonoro del discorso e sentire i discorsi altrui senza capirne le parole.

Una domanda da farsi è questa: hai bisogno davvero di un apparecchio acustico?

Riesci a sentire facilmente che le persone intorno a te stanno parlando. E in realtà potresti anche capire perfettamente quello che dicono… Se solo parlassero con chiarezza! Invece ti sembra che borbottino o che si “mangino” le parole. Sono molte le persone che non credono di aver bisogno di un apparecchio acustico, e che pensano di sentirci bene. Eppure, la perdita uditiva può assumere molteplici aspetti e trarci in inganno. Sebbene molti suoni restino udibili, ve ne sono alcuni, specialmente quelli che apportano chiarezza e definizione ai suoni, che tendono a scomparire.

Inizia col farti un’idea.

Per una completa valutazione del tuo udito, la cosa migliore da fare è recarti presso uno dei Centri per l’udito Audiofocus e fissare un appuntamento gratuito e senza impegno. Se vuoi iniziare subito a mettere alla prova il tuo udito, approfitta delle campagne in favore della prevenzione uditiva organizzate da Maico. Un semplice esame audiometrico ti aiuterà a capire se è arrivato il momento di affrontare il problema.

APPROFONDIMENTI

L’importanza della prevenzione

È un fatto accertato che vivendo in città più o meno grandi, siamo tutti sottoposti a continui ed elevati livelli di rumorosità, e spesso non dipende solo dai nostri comportamenti.

Le sollecitazioni per il nostro sistema uditivo sono continue, dobbiamo allora preoccuparci di tenere sotto controllo quei segnali che ci indicano il probabile apparire di un deficit auditivo.

Spesso il confine fra udire bene e essere carenti di udito in modo significativo non viene avvertito dalla persona stessa, ma da chi gli sta attorno.

Anche i disturbi uditivi meno gravi possono creare disagi nei rapporti interpersonali. In questi casi è indispensabile rivolgersi a professionisti. Può essere il primo passo verso un pronto recupero. Anche in questo campo, prevenire è meglio che curare.

E se la soluzione per recuperare la funzionalità dell’udito richiedesse l’uso di un apparecchio acustico? In questo caso è importante sottolineare che l’apparecchio non sarà né antiestetico, né invasivo, ma al contrario talmente miniaturizzato. Non ci sarà alcun imbarazzo nel suo utilizzo.

Ci pesiamo in kg., misuriamo la nostra altezza in cm., monitoriamo il nostro ritmo cardiaco in battiti per minuto. Ma come misuriamo il nostro udito? E soprattutto, quali sono i tipi di ipoacusia?

L’IPOACUSIA SI DISTINGUE SOSTANZIALMENTE IN 3 DIVERSE TIPOLOGIE:

IPOACUSIA TRASMISSIVA

L’ipoacusia trasmissiva nasce da un problema “meccanico” a livello dell’orecchio esterno o dell’orecchio medio, che va ad interferire con la trasmissione delle onde sonore. La presenza eccessiva di cerume, le infezioni, la perforazione del timpano e qualsiasi lesione o irrigidimento della catena ossiculare possono provocare la perdita uditiva di tipo trasmissivo.

In genere, l’ipoacusia trasmissiva contempla l’intervento medico-chirugico per la risoluzione del problema. Tuttavia, quando ciò non è possibile, gli apparecchi acustici possono costituire un valido aiuto.

IPOACUSIA NEUROSENSORIALE

Proprio come l’ipermetropia, relativamente alla vista, è considerata un problema legato all’avanzare dell’età, anche l’ipoacusia neurosensoriale è spesso connaturata all’invecchiamento e riguarda circa il 90% dei problemi uditivi.

L’ipoacusia neurosensoriale è causata in genere da disturbi dell’orecchio interno (coclea), oppure da lesioni del nervo acustico che collega l’orecchio interno al cervello. Ne consegue, che i segnali che arrivano al cervello mancano di informazioni uditive di vitae importanza e ciò rende alcuni suoni ed il parlato non comprensibili e/o non udibili.

L’ipoacusia neurosensoriale può essere causata dall’invecchiamento, ma anche dall’eccessiva esposizione ai suoni molto forti, oppure da lesioni alla testa, malattie genetiche, tumori e persino dall’assunzione di potenti medicinali.

Le persone che presentano allo stesso tempo sintomi di ipoacusia trasmissiva e neurosensoriale, soffrono di ipoacusia mista.

Fortunatamente, oggi, gli apparecchi acustici sono un valido aiuto.

IPOACUSIA MISTA

Le persone che presentano sintomi sia di ipoacusia trasmissiva che neurosensoriale, sono affette da ipoacusia mista.

La causa principale di ipoacusia rimane certamente l’avanzare dell’età, ma non è l’unica.

Cerume

Il cerume è una secrezione dell’orecchio di colore giallo o marrone. Esso viene prodotto dalle ghiandole presenti nella porzione esterna del condotto uditivo. Normalmente la sua funzione è di mantenere in buona salute la pelle del condotto uditivo, proteggendolo da intrusioni di corpi estranei (insetti, sabbia ecc.) e da altro materiale. Il cerume ha la tendenza a migrare al di fuori del condotto e dunque, con la giusta igiene, raramente interferisce con la appropriata funzionalità dell’udito. Occasionalmente può verificarsi un accumulo eccessivo di cerume che va ad ostruire il condotto (tappo di cerume). Questo può portare ad una lieve ipoacusia di tipo trasmissivo, oppure a fenomeni come gli acufeni o persino dei giramenti di testa che tendono comunque a scomparire una volta che il cerume viene rimosso. In genere, come prima cosa, i tappi di cerume possono essere rimossi con l’ausilio di apposite gocce che servono a scioglierli o ad ammorbidirli, a cui è bene far seguire irrigazioni del condotto uditivo, utili a rimuovere i depositi di cerume ancora presenti.

Infezioni

Le infezioni sono una delle cause più comuni dei disturbi dell’orecchio esterno e medio. Esse, in alcuni casi, possono portare a ipoacusie abbastanza significative. Le infezioni su origine batterica dell’orecchio esterno e della membrana timpanica sono alquanto comuni, sebbene in genere curabili con poche conseguenze per l’udito. Anche le infezioni che interessano l’orecchio medio sono piuttosto comuni, ma per quanto curabili, se diventano croniche rischiano di avere un impatto serio e duraturo sulla nostra capacità uditiva.

Otosclerosi

L’otosclerosi è un disturbo caratterizzato da una crescita eccessiva di materia ossea a livello della staffa e della finestra ovale nell’orecchio medio. Con il passare del tempo, la staffa si blocca fino a diventare immobile, fissandosi sulla finestra ovale. Questo provoca l’ipoacusia trasmissiva. In genere si riscontra una maggiore propensione all’otosclerosi nella popolazione femminile, ed è un problema che tende ad instaurarsi spesso durante la gravidanza. L’otosclerosi è ereditaria e coinvolge nell’80% dei casi entrambe le orecchie. In molti casi può essere corretta tramite un intervento chirurgico. In ogni caso, i pazienti che soffrono di otosclerosi possono trarre giovamento dall’utilizzo di apparecchi acustici.

L’ipoacusia nei bambini

Nei bimbi e negli adolescenti, la perdita totale o parziale dell’udito è una patologia dagli effetti anche gravi. Essa può avere un impatto negativo su quelle che sono le capacità di apprendimento proprie della fase dello studio scolare e della socializzazione. L’isolamento dall’ambiente circostante e le difficoltà di comunicare ritardano lo sviluppo cognitivo in modo più incisivo che per un adulto.

Maico Amico è una linea di soluzioni dedicate proprio a questa fascia di età, ai nostri bambini e adolescenti, con un insieme di apparecchi dotati di tecnologia evoluta, resistenti, adattabili alle necessità del piccolo paziente in modo da assicurargli massima udibilità, riducendo il rumore di sottofondo, del riverbero acustico e della distanza.

Se il tuo bambino ha problemi di udito, è necessario intervenire subito.

Chiamaci al numero verde 800 151866 per richiedere gratuitamente la Guida per i Genitori di Maico Amico.

L’ipoacusia nel mondo

L’ipoacusia è un problema di dimensioni mondiali. Basandoci su informazioni diffuse dal Centro Nazionale di Epidemiologia e relative a dati raccolti nel 2005, si stima che 278 milioni di persone nel mondo intero siano affette da sorditá da media a profonda.

La maggioranza di queste persone, circa l’80%, vive in nazioni a reddito medio-basso, e meno di una persona su quaranta può aver accesso alla prevenzione e all’uso di apparecchiature acustiche.

Si è accertato, inoltre, che almeno il 50% dei casi di ipoacusia sarebbero evitabili se diagnosticati in tempo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce supporto tecnico a tutte le nazioni chiamate a monitorare l’incidenza di disturbi dell’udito seguendo un protocollo comprensivo di strumenti di indagine e codificazione dati, atto a creare una Banca dati mondiale su questa patologia.

In Italia si stima che le persone affette da disturbi dell’udito siano complessivamente circa 7 milioni.

Dati forniti dal Centro Nazionale di Epidemiologia -> http://www.epicentro.iss.it/problemi/udito/epid.asp

In questa sezione vi presentiamo brevemente la storia della vita e delle opere di persone alle quali la sordità, parziale o totale, non ha impedito di esprimere la propria grande intelligenza e creatività. Sono esempi che emergono nella storia, divenendo simbolo delle difficoltà vinte dalla forza di volontà e ostinazione delle persone con difficoltà di udito… Quando ancora certamente non esistevano gli apparecchi acustici!

Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827)

È una figura cruciale della musica classica occidentale. Sofferente sin da giovane di ipoacusia, Beethoven vide peggiorare negli anni questa sua condizione, in assenza di cure e di tecniche che oggi invece esistono. Il genio di questo compositore è un regalo che venne fatto all’umanità, la sua vita però non fu coronata solo di successi ma anche da tante difficoltà familiari e dolori. Scriveva infatti ai fratelli:

O voi uomini che mi credete ostile, scontroso, misantropo o che mi fate passare per tale, come siete ingiusti con me! Non sapete la causa segreta di ciò che è soltanto un’apparenza […] pensate solo che da sei anni sono colpito da un male inguaribile, che medici incompetenti hanno peggiorato. Di anno in anno, deluso dalla speranza di un miglioramento […] ho dovuto isolarmi presto e vivere solitario, lontano dal mondo […] se leggete questo un giorno, allora pensate che non siete stati giusti con me, e che l’infelice si consola trovando qualcuno che gli somiglia e che, nonostante tutti gli ostacoli della natura, ha fatto di tutto per essere ammesso nel novero degli artisti e degli uomini di valore”.

Beethoven, nonostante fosse divenuto quasi sordo, componeva musica immaginando il suono. A tal punto giungeva il grado di creatività di cui egli era dotato.

Teresa di Cartagena (c.1425 – ?)

Fu una scrittrice castigliana della metá del XV secolo. Raffinata e dotta, colpita da sordità in seguito ad una malattia, fu autrice di due trattati importanti: Arboleda de los Enfermos, e Admiraçión Operum Dey. Oltre alle considerazioni spirituali per la dolorosa limitazione di cui soffriva, nei suoi scritti incitava le donne a reagire al’isolamento culturale nel quale erano condannate da una “sordità” ben peggiore: la discriminazione maschilista delle società dell’epoca.

Francisco Josè de Goya y Lucientes (1746 – 1828)

Il grande pittore romantico soffriva di sordità profonda a causa di una malattia contratta nel 1792. Fu autore del primo nudo totalmente profano in Occidente, dai colori carnali e seducenti: La Maya desnuda, forse famoso quanto la Gioconda del nostro Leonardo da Vinci. La sua vasta opera pittorica è di una bellezza e sensibilità straordinarie e fu anche fecondo incisore di acqueforti. Di sua mano sono conosciute ben 432 opere, disperse in 65 punti del nostro pianeta, in 211 istituzioni pubbliche e private.

Henrietta Swan Leavitt (1868 – 1921)

L’astrofisica americana soffriva di sordità profonda. Nel 1893, lavorando presso l’Osservatorio Astronomico di Harward, scoprì la relazione tra la luminosità e il periodo delle Cefeidi, le cosiddette candele del cielo. La luminosità di queste stelle, molto costante, è un punto di riferimento per gli astronomi, e permette di misurare le distanze intergalattiche. Fu una scoperta importante poiché proprio basandosi su questi studi della Leavitt, anni dopo la sua morte Edwin Hubble determinó che l’Universo si sta espandendo.

Ernest Marshall (1910 – 1999)

Regista indipendente, la cui vita ha attraversato il novecento americano. Fu il primo regista in assoluto a utilizzare la lingua dei sordi, che ancora non era riconosciuta come tale. Lo fece nei 7 film e nei 4 cortometraggi che realizzò a proprie spese, da vero appassionato di cinema, nel periodo compreso tra il 1937 e il 1962. Marshall era sordo di terza generazione,  la sua professione ufficiale era decoratore di interni, e per 38 anni lavorò al Manhattan’s Mid City Hotel. Appassionato di arti e teatro, assieme alla comunità dei sordi newyorkesi contribuì con successo ad animare la vita culturale di una parte della popolazione che normalmente veniva esclusa dalla fruizione degli eventi culturali.

Marlee Matlin (1965)

Attrice americana, ha interpretato magnificamente il personaggio di Sarah Norman nel bel film del 1986: Figli di un Dio minore. Matlin recita accanto a William Hurt, che interpreta un giovane insegnante della Lingua dei Segni Americana, il quale, giunto in una Istituzione per insegnare, incontra una donna di straordinaria forza d’animo e se ne innamora. La complessa vicenda sentimentale fra i due si sviluppa con grande forza emozionale e narrativa; la giovane Marlee Matlin, che è sorda dalla tenera età di 18 mesi, interpreta a soli 21 anni un ruolo che le farà vincere l’Oscar come migliore attrice protagonista e un Golden Globe, nel 1987. Nella sua autobiografia, Marlee racconta che la sua ipoacusia è probabilmente da attribuire ad una malformazione genetica della coclea.

Pete Townshend (1945)

Musicista rock, chitarrista, compositore e paroliere britannico, noto principalmente per essere il leader del gruppo rock The Who. Riconosciuto a lungo come uno dei più dotati e poliedrici performer della musica rock, Townshend ha vissuto durante il boom musicale britannico degli anni ’60 e ’70. In qualità di chitarrista e compositore del gruppo, divenne la forza trainante di una delle creature più potenti, innovative e articolate del panorama rock del XX secolo. In concerto divenne famoso come il chitarrista più teatrale della sua generazione, quello che al culmine degli spettacoli metteva in scena la rituale distruzione della chitarra. Scrittore ed anche editore, Townshend per certi versi può addirittura essere considerato un pioniere, se non un profeta, di Internet, un cui primitivo modello (“the Grid”) era già presente in Lifehouse, il progetto che stava dietro ai brani poi confluiti in Who’s Next. Attualmente, a causa della sua ipoacusia, indossa apparecchi in entrambe le orecchie, senza che ciò abbia influito sulla qualità della sua musica e del suo genio.

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